Gesù, ha da poco proclamato l'anno del Signore, l'anno della salvezza di noi uomini, quando si sente rifiutato dai suoi stessi compaesani che addirittura tentano di ucciderlo.
Mentre le folle accorrono a Lui per ascoltarte le sue parole d'amore e di carità, i suoi compaesani si chiudono nel loro egoismo pretendendo segni spettacolari da Gersù per il loro vantaggio personale. Gesù passa in mezzo a loro e se ne va senza mai più ritornare a Nazaret. Cerchiamo di capirne il motivo.
La salvezza che Gesù porta a noi uomin e che caratterizza l'anno del Signore che Gesù ha aperto per noi, è la CARITA'. S. Paolo ce la descrive nell'inno alla carità che abbiamo sentito proclamare nella seconda lettura. "La carità è magnanima, è benigna la carità, non è invidiosa, la carità non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità, tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta".
Comprendiamo allora perché Gesù si ritira quando al posto della carità ci si vuole servirte della suia presenza per il proprio vanto e per la propria prepotenza.