Nelle prime due Domeniche di Quaresima ci è stato presentato Gesù come il nostro Dio e Salvatore. Vero uomo si è sottoposto per amore nostro alla umiliazione della tentazione, segno della sua umiliazione nella morte in croce, ma vero Dio, ha vinto il diavolo e la morte nella gloria della risurrezione. In questa terza Domenica la riflessione si porta su noi uomini e veniamo così richiamati alla nostrta povertà di peccatori, bisognosi di conversione. "Io vi dico che se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".
S. Paolo ci ricorda anche che "i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare..., ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto". Per essere graditi a Dio bisogna portare frutti di vera conversione, non sfruttare il terreno reso fertile dal Sangue versato da Cristo sulla croce, con il nostro egoismo e la nostra "autosufficenza"che ci porta a credere di poter fare tutto da soli. Occorre convertirsi alla croce di Cristo con il digiuno, l'elemosina e la preghiera. Solo così possiamo camminare insieme, dietro a Cristo nostro Salvatore, in una piena comunione d'amore. E' questo il cammino quaresimale che la Liturgia eucaristica ci invita a fare.