IL VANGELO DOMENICALE DOMENICA 4 DICEMBRE 2011 |
CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA SAMO (RC)
+ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco
1,1-8
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Il commento del nostro parroco Padre Claudio Cantu' |
Seconda Domenica di avvento.
Iniziando il suo Evangelo
Marco ti fa conoscere il motivo che "lo costringe" a scrivere: vuole aiutare
te e tutti gli uomini che lo leggeranno a conoscere e ad accogliere Gesù
Cristo come il Figlio di Dio.
Fin dalla prima pagina del suo scritto te ne dà la prova, quella prova che
poi Marco spiegherà in maniera dettagliata lungo tutto il suo Evangelo.
E la prova è questa: Gesù Cristo è il Figlio di Dio perché tra Lui ed il
Padre c'è una perfetta unità di volontà.
In altre parole diciamo: perché Gesù Cristo durante tutta la sua vita
terrena non ha avuto altra preoccupazione che quella di fare la volontà del
Padre, superando per questo ogni tentazione a Lui posta dal diavolo e dagli
uomini, parenti ed amici, che compiono l'opera di satana cercando di
separarlo dal Padre.
La volontà del Padre viene così presentata dal Profeta Isaia: "Ecco il
Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco Egli
ha con Sè il premio e la sua ricompensa Lo precede. Come un pastore Egli fa
pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna, porta gli agnellini sul
petto e conduce pian piano le pecore madri".
S. Pietro chiarisce meglio: "Egli invece è magnanimo con voi, perché non
vuole che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi".
In altre parole il Padre vuole che tutti gli uomini si salvino: "non vuole
che alcuno perisca", ma mediante la donazione totale del Figlio Gesù: "Egli
è magnanimo con voi", "fa pascolare il suo gregge".
La piena obbedienza di Gesù al Padre è testimoniata dall'acqua battesimale:
"Egli vi battezza in Spirito Santo", che scaturisce dal suo cuore squarciato
dalla lancia del soldato, sulla croce.
Non c'è alcun dubbio: piena obbedienza, fino alla morte, da partre di Gesù
alla volontà del Padre e perfetta unità di volontà tra il Padre e Lui !
Perciò Gesù Cristo è sicuramente il Figlio di Dio.