|
DOMENICA 11 NOVEMBRE 2012 |
IL
VANGELO DOMENICALECHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA SAMO (RC)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco
12,38-44.
In quel
tempo, Gesù diceva alla folla mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi,
che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze,
avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi
riceveranno una condanna più grave».
E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel
tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.
Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa
vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà,
vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
|
Il commento del nostro Parroco Padre Claudio Cantu' |
Il brano evangelico è uno stralcio dell'ultima istruzione data da Gesù agli Apostoli a Gerusalemme, prima di morire, lo si capisce meglio alla luce della vicinanza della sua Passione e Morte. Infatti con questa istruzione Gesù ha il coraggio di strapare dalla faccia degli Scribi e Farisei la maschera della ipocrisia, facendo così emergere il motivo per cui Gesù, il grande taumaturgo e maestro, viene osteggiato ed infine crociisso.
Il motivo è' l'odio che gli Scribi ed i Farisei riescono a creare attorno alla persona di Gesù in risposta alla sua onestà e alla sua coerenza. Infatti senza paura Gesù insegna contro ogni ipocrisia che non è la quantità dell'offerta che conta davanti a Dio, ma la sincerità e la profondità dell'intenzione di chi dona. Condanna così tutti coloro che cercano la lode degli uomini usando mezzi illeciti per farsi pubblicità, condanna tutti coloro che in modo furbesco diventano registi della propria fama.
Il cristiano sa così in modo chiaro che la sua gloria non dipende dagli uomini, ma da Dio che conosce il cuore dell'uomo.