IL VANGELO DOMENICALE DOMENICA 21 OTTOBRE 2012 |
CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA SAMO (RC)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco
10,35-45.
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Il commento del nostro Parroco Padre Claudio Cantu' |
Gesù nella scorsa domenica ci ha insegnato che il Regno di Dio non si compera con la ricchezza terrena, ma viene donato come un "dono d'amore", per questo la domanda che i due Apostoli Giacomo e Giovanni pongono a Gesù, Gesù la accoglie come una buona domanda. Infatti essi chiedono non la ricchezza terrena, ma un primo posto nel Regno di Dio. Gesù approfitta di questa domanda per ribadire la grande verità: nel regno di Dio si entra solo se si è capaci di amare, di un amore pieno e senza misura. Proprio come Gesù ha saputo amare Dio Padre e noi uomini.
Il Profeta Isaia lo aveva predetto:"Quando offirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore (Is53,10). La Lettera agli Ebrei lo ribadisce: "Non abbiamo un Sommo Sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: Egli stesso è stato messo alla prova, in ogni cosa, come noi, escluso il peccato (Eb4,15). Se la domanda degli Apostoli è buona, non è buono il modo con cui credono di conquistare i primi posti nel Regno di Dio. Per questo Gesù chiarisce a loro e a tutti noi, cristiani, che per entrare nel Regno di Dio bisogna essere battezzati con il battesimo con cui Gesù è battezzato, cioè occorre "morire al peccato per risorgere alla carità" bevendo al suo stesso calice della croce.
In parole semplici: "Tra voi però non è così: ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore e chi vuole essere primo tra voi, sarà schiavo di tutti".