Gesù rivolge oggi a tutti noi cristiani, una domanda importante, importante perchè ce la rivolge mentre è "in un luogo solitario a pregare". E' una domanda che ci viene posta mentre Gesù è in comunione profonda di volontà con il Padre e dal modo con cui noi rispondiamo a questa domanda dipende la nostra comunione d'amore con Gesù e con il Padre.
"Chi sono io per te?".
Per dare una risposta giusta e veritiera a questa domanda, ogggi siamo invitati dalla Liturgia, non solo a rivolgere il nostro sguardo a Gesù Crocifisso per amore nostro: "guarderanno a me, Colui che hanno trafitto", ma sopratutto a rientrare in noi stessi perchè noi tutti "quanti siamo stati battezzati in Cristo " ci siamo rivestiti di Cristo.
In altre parole siamo invitati ad un confronto tra Gesù che ha fatto della sua vita un dono totale per amore del Padre e per amore di noi uomini, fino a non riservare niente per se stesso, nudo e crocifisso, e la nostra vita per renderci conto se essa è conforme oppure no a quella di Cristo.
Dice infatti Gesù a ciascuno di noi: "Se qualcuno vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua".
E' un confronto impegnativo, per questo va rinnovato "ogni giorno", perchè è necessario che la nostra crescita in comunione con Gesù, rispetti il ritmo della crescita della vita. Avanti con coraggio ricordando che "chi perderà la propria vita per causa mia (Gesù) la salverà"!