IL VANGELO DOMENICALE

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DOMENICA 9 DICEMBRE 2012

CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA SAMO (RC)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 3,1-6.


Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène,
sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati,
com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
 

Il commento del nostro Parroco Padre Claudio Cantu'

Con la festa dell'Immacolata Concezione la Chiesa ci ha messo nel giusto clima di attesa che deve caratterizzare il periodo liturgico dell'Avvento: un clima di gioiosa speranza.

Gioiosa speranza perché Gesù che noi attendiamo come giudice glorioso alla fine dei tempi, è già venuto tra noi come Salvatore, nella sua nascita da Maria Vergine a Betlemme.

E' venuto per "spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, a colmare le valli livellando il terreno, perchè Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio (Bar5,8)". Israele siamo noi, nuovo popolo di Dio, salvati dalla morte e risurrezione di Gesù, "l'opera buona" che Gesù ha iniziato in noi e che porterà a compimento fino al giorno della sua venuta.

Noi però siamo chiamati a "cooperare per il Vangelo", a preparare la via del ritorno del  Signore: a rendere diritte le vie tortuose del nostro egoismo, ad abbassare i monti della nostra superbia, a riempire i burroni del nostro personale interesse. Bisogna invece che la nostra "carità cresca sempre più in conoscenza ed in pieno discernimento, perchè possiamo distinguere ciò che è meglio ed essere integri ed irreprensibili per il giorno del Signore (Fil 1,8)".

La gioia che portiamo nel cuore è il segno che Dio ci conduce alla "luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia (Bar 5,9)" al giorno della nostra piena salvezza, nell'incontro con Gesù Giudice glorioso. 

"Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio (Lc 3,8)"  

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