La storia del pane | |
I simboli del pane negli antichi geroglifici. Furono sempre gli Egizi a costruire i primi forni di cottura circa mille anni più tardi, e simboli del pane e dei chicchi di grano sono evidenti nei loro geroglifici. Alcuni storici sostengono che gli operai che lavoravano alla costruzione delle piramidi fossero ricompensati con piccole forme di pane Nel 150 a.C. nella Roma antica si costituirono le prime corporazioni di fornai (pistores) e si diffusero diversi tipi di pane, in cui entravano anche ingredienti diversi, come latte, miele o burro, appannaggio questi ultimi dei ceti più ricchi. Le focacce (placenta e offa) erano preparate per lo più con acqua e orzo. L'adipatus, era condito con lardo, lo strepticius era una sfoglia impastata di farina, latte, olio cotta su una pietra arroventata. L’artolaganum era un impasto di acqua e farina steso a formare una sfoglia sottile, antenato probabilmente della pizza. Il nome deriva dalle parole greche artos (pane lievitato) e laganon, (impasto di acqua e farina).
Fino al XIX secolo tuttavia il pane era prevalentemente prodotto in casa o dai forni locali. Solo con l'introduzione delle macchine e del processo chimico di lievitazione la produzione del pane divenne su scala industriale. Pur variando le tecniche di panificazione, il pane è sempre stato considerato un alimento di importanza insostituibile, specie nella cultura europea. Nei periodi di carestia il commercio del pane venne spesso regolamentato per legge (si pensi alla seconda guerra mondiale) al fine di assicurare la distribuzione anche alle famiglie più povere. | |
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