Fernando di Martino, il
futuro S. Antonio, nacque a Lisbona nel 1196.
Erano tempi di crociate in difesa della fede e ogni rampollo di nobile famiglia
sognava di porre la propria spada e il proprio coraggio al servizio dei valori
cristiani.
Ma Fernando, formatosi intellettualmente nella scuola della Cattedrale di
Lisbona, alla violenza della spada preferì la forza della preghiera e della
Verità. Nel 1210, infatti, entrò in un monastero agostiniano nelle vicinanze di
Lisbona. Nella primavera del 1220 venne ordinato sacerdote, era già un uomo
maturo, pronto ad intraprendere le vie della perfezione evangelica; pochi mesi
dopo indossò l'abito francescano con il nome di Antonio. Partito per il Marocco,
come missionario, vi rimase pochi mesi a causa di misteriose febbri che lo
costrinsero a ritornare, ma durante il viaggio di ritorno una violenta tempesta
lo fece naufragare sulla costa della Sicilia (aprile 1221).
Dalla Sicilia, insieme
ad alcuni confratelli, partì per Assisi dove si teneva il Capitolo Generale.
In questa circostanza conobbe frate Francesco, il futuro santo. Al termine
del Capitolo, frate Antonio venne destinato all' eremo di Montepaolo presso
Forlì; lassù soggiornò fino al settembre del 1222, celebrando la Messa con i
confratelli che avevano deciso, come lui, di vivire un periodo di
"deserto" nella silenziosa quiete della montagna per vivere solo con Dio in
rigore di penitenza ed intensa preghiera. I confratelli si resero subito
conto delle capacità di frate Antonio per la sua profonda cultura biblica e
lo invitarono a predicare tra la gente; da quel momento in poi frate Antonio
divenne predicatore itinerante quotidiano. Durante la sua missione di
predicatore, frate Antonio era invocato come potente intercessore presso
Dio, il quale gli concede di operare tanti prodigi e miracoli. Qualche tempo
dopo frate Antonio ebbe il grande conforto della visione di Gesù che gli
apparve nelle sembianze di un fanciullo.
Poco prima di morire chiese di essere riportato a Padova nella chiesetta di
S. Maria Mater Domini, che gli era tanto cara. Morì alle porte della città
il 13 giugno 1231.