XVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno B


Domenica 22 luglio 2012

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,30-34.

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.
Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero.
Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Il commento del nostro parroco Padre Claudio Cantu'

 

 La comunità cristiana ha bisogno di essere guidata da pastori "secondo il cuore di Gesù Cristo". Infatti dice il Profeta Geremia, a proposito dei pastori che non hanno il cuore di Cristo e che di conseguenza hanno fatto perire e disperso il gregge del suo pascolo:"Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho cacciate e le farò tornare ai loro pascoli (Ger 23,5)".
"Avere il cuore di Cristo" significa sentire la sua stessa compassione di fronte a tante pecore sbandate, perchè sono "come pecore senza pastore". 
S. Paolo ci aiuta poi a capire quanto profonda e grande è l'ampiezza del cuore di Cristo dicendoci che Lui è  "la nostra pace, Colui che di due ha fatto una sola cosa", "abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia...".
Perciò Gesù è sempre all'opera, anche quando si reca "in disparte, con i suoi apostoli, in un luogo deserto, per riposarsi un po'". La sua opera è innanzitutto "comunione profonda con il Padre" indicata dal luogo deserto, cioè, sgombro da ogni preoccupazione puramente umana e favorevole all'ascolto della voce del Padre, ma è anche disponibilità ai bisogni delle sue pecore che accoglie facendo proprie le loro sofferenze: "sente per loro compassione".
S. Paolo ribadisce: "per riconciliare entrambi con Dio, in un solo corpo, mediante la croce, dopo aver ucciso in se stesso l'inimicizia (Ef 2,16)".